Francesco Eriberto D'IPPOLITO
Insegnamento di STORIA DEL DIRITTO E DELLE ISTITUZIONI POLITICHE
Corso di laurea in SCIENZE POLITICHE
SSD: IUS/19
CFU: 9,00
ORE PER UNITÀ DIDATTICA: 54,00
Periodo di Erogazione: Annualità Singola
Italiano
Lingua di insegnamento | Italiano |
Contenuti | Il corso affronterà i seguenti argomenti. Parte prima: La nascita del diritto ed i tempi storici; il crollo dell’Impero romano; assenza dello Stato e diritto come “ordinamento”; le manifestazioni del diritto; istituzioni medievali e “fatti normativi”; la crisi dell’anno mille; la nascita delle scuole; ius commune dell’Impero; rinascimento giuridico; la communis opinio; l’umanesimo giuridico; consolidazioni e particolarismo giuridico; il programma di governo dello Stato moderno; la nascita della pubblica amministrazione; i grandi tribunali; pensiero giuridico e giuspolitico; sistemi di common law; illuminismo giuridico; assolutismo; la rivoluzione francese: verso la codificazione; differenze codici e compilazioni; la codificazione napoleonica. Parte seconda: La struttura del codice e la recezione in Italia; la legislazione, la giurisprudenza e la politica negli anni del fascismo. |
Testi di riferimento | Parte generale: A. Cavanna, Storia del diritto moderno in Europa, 1, Giuffrè (u.e.); oppure, P. Grossi, L’ordine giuridico medievale, Laterza (u.e.). Parte speciale: G. Perlingieri, Portalis e i «miti» della certezza del diritto e della c.d. «crisi» della fattispecie, ESI, 2017; in alternativa F.E. d’Ippolito, L’illusione di in codice per il fascismo, Satura 2012. In ogni caso è possibile concordare un programma alternativo con il docente. Durante le lezioni verranno consegnati materiali integrativi che potranno formare oggetto di studio al fine del superamento dell’esame finale. |
Obiettivi formativi | Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding). Lo studente dovrà dimostrare di avere una conoscenza almeno sufficiente degli argomenti indicati nel programma; dovrà dimostrare la capacità di comprensione degli elementi di storia delle istituzioni giuridiche, degli elementi di storia economica, sociologici e politici sottesi all’evoluzione degli istituti giuridici, anche in rapporto con i corsi precedentemente sostenuti. |
Prerequisiti | nessuno |
Metodologie didattiche | Il corso si articola in 54 ore di lezioni frontali a carattere seminariale sugli argomenti descritti nel programma. |
Metodi di valutazione | Prova orale. Nella formulazione del giudizio finale troveranno applicazione i seguenti criteri di valutazione: • Mancato superamento dell’esame: il candidato non raggiunge nessuno dei risultati descritti al punto “Risultati di apprendimento previsti”; • Da 18 a 21: Livello sufficiente. Il candidato raggiunge, in particolare, i risultati previsti al punto “conoscenza e capacità di comprensione”; • Da 22 a 24: Livello pienamente sufficiente. Il candidato raggiunge, in particolare, i risultati di apprendimento previsti ai punti “conoscenza e capacità di comprensione” e “conoscenza e capacità di comprensione applicate”; • Da 25 a 26: Livello buono. Il candidato raggiunge i risultati di apprendimento previsti ai punti “conoscenza e capacità di comprensione”, “conoscenza e capacità di comprensione applicate” e “autonomia di giudizio”; • Da 27 a 29: Livello molto buono. Il candidato raggiunge i risultati di apprendimento previsti ai punti “conoscenza e capacità di comprensione”, “conoscenza e capacità di comprensione applicate”, “autonomia di giudizio”, e “abilità comunicative”; • Da 30 a 30 e lode: Livello eccellente. Il candidato raggiunge pienamente i risultati di apprendimento previsti ai punti “conoscenza e capacità di comprensione”, “conoscenza e capacità di comprensione applicate”, “autonomia di giudizio”, “abilità comunicative” e “capacità di apprendere”. |
Programma del corso | Il corso si propone di rappresentare l'evoluzione storica delle istituzioni politiche e giuridiche tra antico e moderno, con particolare attenzione agli istituti del diritto privato, delle istituzioni politiche, giuridiche ed amministrative, nonchè delle teorie filosofiche di base alla elaborazione codicistica. Parte generale: evoluzione istituzionale e tipologia delle fonti normative in Europa ed in particolare in Italia tra l'età del Basso Impero ed il secolo X: cenni sull'ordinamento giuridico dell'Impero romano da Diocleziano a Romolo Augustolo; caratteri dei regni romano-barbarici prima e dopo la caduta dell'Impero d'Occidente e applicazione del sistema della personalità del diritto; la divisione dell'Italia in regno dei Longobardi a diritto personale e in domini bizantini a diritto territoriale: strutture istituzionali e fonti di produzione del diritto; formazione dell'Impero carolingio e norme in esso vigenti: lo sviluppo delle consuetudini nel sistema dei rapporti feudali e la loro diffusione nel Sacro Romano Impero; fonti del diritto canonico tra l'età tardo-antica e l'Alto Medioevo: le prime collezioni di canoni e decretali della Chiesa Latina. Seconda parte: il ritorno al sistema della territorialità del diritto e la formazione dei diritti cosiddetti "romanzi" tra X e XI secolo; la nascita di nuovi ordinamenti giuridici in Europa ed in particolare in Italia a partire dai secc. XI-XII. La riscoperta del diritto romano giustinianeo e lo sviluppo del pensiero canonistico nelle scuole dei glossatori. La lotta tra Impero e Papato dal XII al XIII secolo e le origini del sistema di diritto comune: complementarietà tra diritto civile e canonico secondo le dottrine dei glossatori. Le Università europee e le loro strutture organizzative, i contenuti delle discipline ed i metodi d'insegnamento. Gli ordinamenti particolari e le loro norme: le leggi dei regni e dei principati, gli statuti dei comuni e delle corporazioni. Lo sviluppo del diritto comune e le dottrine sviluppatesi nelle scuole dei commentatori. La gerarchia delle fonti del diritto negli ordinamenti del tardo Medioevo e dell'età rinascimentale. Terza parte: L'Umanesimo giuridico: la nuova filologia applicata alle fonti del diritto romano. Le metodologie di insegnamento del diritto in Italia e nel resto d'Europa ed il rapporto tra le istituzioni e le fonti normative nella crisi dell'Impero e del Papato a partire dai primi decenni del XVI secolo. Il sistema del diritto comune disgregato dalla formazione degli Stati nazionali tra XVI e XVII secolo: la Francia e il diritto regio nello Stato assoluto; l'evoluzione istituzionale dell'Inghilterra e la nascita del parlamento moderno; la Spagna tra feudalesimo e assolutismo, i principati di Italia e Germania legati al sistema delle fonti del diritto comune ed alle dottrine dei giuristi medievali. Le nuove concezioni del diritto nell'Europa moderna: dal giusnaturalismo di Grozio all'assolutismo di Hobbes ed al liberalismo di Locke; la ricerca dell'ordine razionale delle norme nelle opere di Domat e Pothier. Nel XVIII secolo si affermano le concezioni dei teorici dell'Illuminismo in Francia ed in Italia (Rousseau, Montesquieu, Muratori, Beccaria). |