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    DIRITTO DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI ED EUROPEE (Corso Integrato)

    Responsabile: Prof. Caracciolo Ida

    Italiano

    Lingua di insegnamento

    Italiano

    Contenuti

    Il corso avrà ad oggetto, nel Modulo “Diritto delle relazioni tra Stati”, le regole giuridiche, consuetudinarie e convenzionali vigenti nell’ordinamento internazionale che garantiscono la sovranità dello Stato rispetto all’azione degli altri Stati e che disciplinano i rapporti tra gli Stati e gli altri soggetti del diritto internazionale in tempo di pace e in tempo di guerra. Inoltre, poiché il diritto internazionale contemporaneo dà sempre più importanza alla protezione e al benessere dell’uomo, come singolo e come collettività, il corso tratterà anche della protezione internazionale dei diritti umani, della protezione dei beni culturali e della protezione dell’ambiente. Grande attenzione sarà data allo studio delle fonti internazionali e della giurisprudenza internazionale.


    Il Modulo “Libertà, Sicurezza e Giustizia nell’Unione europea” affronta l’argomento specifico del diritto di asilo e dell’immigrazione nell’ordinamento giuridico dell’UE. Il corso tratterà del fenomeno migratorio (rifugiati, persone bisognose di protezione internazionale e migranti economici) con specifico riferimento al quadro normativo dell’Unione europea, non senza i dovuti approfondimenti concernenti la disciplina internazionale, le norme della CEDU e la legislazione statale. In particolare, il Modulo tratterà della crisi del Mediterraneo e delle maggiori criticità del diritto dell’immigrazione nell’UE. Particolare attenzione sarà dedicata alla rilevante giurisprudenza della Corte di giustizia dell’UE e della Corte europea dei diritti umani.

    Testi di riferimento

    Modulo “Diritto delle relazioni tra Stati”

    LEANZA Umberto – CARACCIOLO Ida, Il diritto internazionale: diritto per gli Stati e diritto per gli individui, Parti speciali, Torino, Giappichelli, 2010

    Occorre scaricare da internet i principali trattati internazionali che saranno indicati a lezione oppure si può acquistare il Codice di diritto internazionale pubblico (a cura di LUZZATTO Riccardo e POCAR Fausto), Giappichelli Editore, Torino, VII ed., 2016.

    Modulo “Libertà, Sicurezza e Giustizia nell’Unione europea”

    CAGGIANO Giandonato, Scritti sul diritto europeo dell’immigrazione, Torino, Giappichelli, II ed., 2016

    Durante il corso saranno forniti materiali didattici (convenzioni internazionali, norme dell’Unione europea, documenti delle Istituzioni europee, giurisprudenza).

    Obiettivi formativi

    Obiettivo del corso è l’acquisizione da parte dello studente di conoscenze approfondite sulla disciplina delle relazioni tra Stati e sul ruolo dell’UE nell’ambito delle politiche migratorie. Lo studente sarà messo in grado di conoscere e comprendere gli istituti, i principi e le regole internazionali e europei da un punto di vista teorico e nella loro applicazione nelle relazioni internazionali ed europee.
    Conoscenza e capacità di comprensione
    Lo studente dovrà dimostrare conoscenza matura e capacità di comprensione logica degli argomenti affrontati a lezione e di saper valutare criticamente le nozioni acquisite e risolvere i problemi connessi all’applicazione degli istituti.
    Conoscenza e capacità di comprensione applicate
    Al termine del corso lo studente sarà in grado di comprendere i rilevanti problemi giuridici analizzati a lezione, di individuare strumenti per la loro soluzione, tenendo in considerazione la complessità delle relazioni internazionali contemporanee nell’interazione tra diritto, politica e economia.
    Autonomia di giudizio
    Lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di gestire la complessità delle materie oggetto del corso, di integrare i dati acquisiti, anche attraverso un accesso autonomo alle fonti normative, alla giurisprudenza internazionale ed europea e alla prassi degli Stati e dell’UE. Lo studente dovrà acquisire capacità critiche e di analisi ed esprimere giudizi autonomi sui temi trattati.
    Abilità comunicative
    Il corso intende promuovere nello studente la capacità di utilizzare in modo appropriato il linguaggio giuridico del diritto internazionale e del diritto dell’UE e di argomentare in modo chiaro, tecnico e convincente.
    Capacità di apprendere
    Lo studente dovrà dimostrare di sapere studiare in modo autonomo, a partire da una conoscenza globale delle materie studiate, muovendosi tra concetti e regole giuridiche con padronanza e metodologie logiche e di apprendimento proprie.

    Prerequisiti

    Non è prevista alcuna propedeuticità. E' auspicabile che lo studente abbia una conoscenza di base del diritto internazionale e del diritto dell'Unione europea acquisita nell'ambito dei suoi studi triennali.

    Metodologie didattiche

    Il corso si articola in lezioni frontali (80% delle ore previste) e nell’esame e la discussione di casi pratici (20% delle ore previste) per una durata del corso di 96 ore totali (48 ore per modulo). L’analisi di casi pratici e le esercitazioni di gruppo, durante lo svolgimento del corso, mirano a rafforzare e a consolidare nozioni e concetti trasmessi dal docente nel corso delle lezioni.

    Metodi di valutazione

    E’ previsto un esame finale orale con votazione in trentesimi. Il colloquio consiste in un minimo di tre domande. Nella formulazione del giudizio finale troveranno applicazione i seguenti criteri di valutazione: • Mancato superamento dell’esame: il candidato dimostra di non avere acquisito una conoscenza almeno minima degli argomenti oggetto d’esame. • da 18 a 21: Livello sufficiente. Il candidato dimostra una conoscenza minima degli argomenti principali dell'insegnamento e del linguaggio tecnico ed una scarsa capacità di applicare in modo adeguato le conoscenze teoriche a casi concreti di cui si propone la soluzione. • Da 22 a 24: Livello pienamente sufficiente. Il candidato raggiunge una discreta conoscenza di base e dà prova di avere acquisito una sufficiente capacità di trattazione degli argomenti oggetto d’esame. • Da 25 a 26: Livello buono. Il candidato dimostra una buona conoscenza degli argomenti trattati, dimostra di avere una discreta proprietà di linguaggio ed una certa capacità di applicare le conoscenze teoriche ai casi pratici che siano eventualmente oggetto di analisi nel corso dell’esame• Da 27 a 29: Livello molto buono. Il candidato dimostra di avere acquisito una conoscenza molto buona, di avere una evidente proprietà di linguaggio ed una buona capacità analitica. E’ inoltre in grado di applicare in modo adeguato le conoscenze teoriche ai casi pratici eventualmente richiamati in sede di esame • Da 30 a 30 e lode: Livello eccellente. Lo studente di avere acquisito un’ottima conoscenza della materia oggetto d’esame; dimostra altresì un’ottima capacità logico-argomentativa, un’ottima capacità di analisi degli elementi che contraddistinguono il funzionamento del sistema internazionale di tutela dei diritti umani nelle sue diverse componenti.

    Altre informazioni

    Il programma, i testi adottati e le modalità di verifica sono gli stessi sia per gli studenti frequentanti che per quelli non frequentanti. Gli studenti frequentanti (che abbiano frequentato almeno l’80% delle lezioni) possono sostenere una prova intermedia, sul Modulo “Diritto delle relazioni tra Stati”, e una prova finale sul Modulo “Libertà, Sicurezza e Giustizia nell’Unione europea”. Il risultato ottenuto nella prova intermedia concorrerà nella determinazione del voto finale.

    Programma del corso

    Modulo “Diritto delle relazioni tra Stati”
    • Sovranità statale: definizione e caratteri
    • Sovranità e individui
    • Limiti classici alla sovranità statale: le immunità
    • Nuovi limiti alla sovranità statale (protezione internazionale dei diritti umani individuali e collettivi a livello universale e regionale in tempo di pace; diritto internazionale umanitario)
    • La sovranità statale in rapporto al territorio (il regime della terraferma e delle acque interne)
    • La sovranità in rapporto agli spazi marini (mare territoriale, zona contigua, piattaforma continentale, zona economica esclusiva, spazi marini liberi e spazi marini sottoposti al regime di patrimonio comune dell’umanità)
    • La sovranità in rapporto allo spazio aereo
    • Il regime di libertà dello spazio extra-atmosferico, della Luna e dei corpi celesti
    • Oltre la sovranità: il regime dell’Antartide
    • I limiti alla sovranità per la protezione del patrimonio culturale in tempo di guerra e in tempo di pace
    • I limiti alla sovranità per la protezione dell’ambiente tra regole consuetudinarie e norme convenzionali
    • Sovranità economica e cooperazione internazionale

    Modulo “Libertà, Sicurezza e Giustizia nell’Unione europea – Il diritto di asilo e dell’immigrazione dell’Unione europea”
    • La nascita e lo sviluppo della politica dell’immigrazione nell’Unione europea: l’eliminazione delle frontiere interne e l’armonizzazione dei controlli alle frontiere esterne
    • L’Agenda europea sulla migrazione del maggio 2015 e suoi sviluppi; il Global Compact delle Nazioni Unite
    • La nozione di “rifugiato” e di “persona bisognosa di protezione internazionale; l’incidenza della Convenzione di Ginevra del 1951 e della Convenzione europea dei diritti umani
    • Le operazioni di ricerca e salvataggio e lo sbarco di migranti in porti sicuri nel Mediterraneo
    • La determinazione dello Stato competente a esaminare una domanda di protezione internazionale e le proposte di modifica al regolamento c.d. “Dublino III”
    • Il Sistema europeo comune sull’asilo: la direttiva qualifiche, la direttiva procedure e la direttiva accoglienza
    • La politica dei visti e la sorveglianza delle frontiere esterne: l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera-FRONTEX
    • La cooperazione con gli Stati terzi di origine e di transito: la Dichiarazione UE-Turchia, il Migration Partnership Framework, il Fondo fiduciario europeo di emergenza per l’Africa, il Piano di investimenti esterni e le misure concernenti la situazione dei migranti bloccati in Libia
    • L’allontanamento dello straniero: in particolare, gli accordi di riammissione e la direttiva sui rimpatri
    • La disciplina dell’immigrazione legale

     

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