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    Rosanna PITTIGLIO

    Insegnamento di POLITICHE PER LO SVILUPPO TERRITORIALE

    Corso di laurea in SCIENZE POLITICHE

    SSD: SECS-P/02

    CFU: 6,00

    ORE PER UNITÀ DIDATTICA: 36,00

    Periodo di Erogazione: Annualità Singola

    Italiano

    Lingua di insegnamento

    Italiano

    Contenuti

    Il corso fornisce alcuni elementi fondamentali per l'analisi dello sviluppo economico in ambito regionale. Nello specifico, l’attenzione è posta sul ruolo della dimensione spaziale nello studio del funzionamento del mercato. Particolare enfasi sarà posta ai principali obiettivi indicati in ambito UE in materia di competitività, coesione e sostenibilità, aspetti che risultano essere strettamente collegati alle caratteristiche del territorio.
    Il corso sarà articolato in due parti. Nella prima parte saranno esposti alcuni principi che regolano la localizzazione delle attività, approfondendo le relazioni tra localizzazione e agglomerazione, tra localizzazione e accessibilità e tra localizzazione e gerarchia. Nella seconda parte, l’attenzione sarà rivolta al processo di crescita economica regionale, focalizzandosi sul rapporto tra competitività territoriale, sviluppo cumulativo di domanda e offerta e crescita endogena.

    Testi di riferimento

    Capello R., Economia regionale, Il Mulino (ed. 2015), Bologna.
    Flora A., Lo sviluppo economico. I fattori immateriali, nuove frontiere della ricerca, Franco Angeli, Milano, 2008.
    Ulteriori materiali di approfondimento saranno consigliati durante lo svolgimento del corso.

    Obiettivi formativi

    Il corso si propone di introdurre gli allievi allo studio della dimensione territoriale dei fenomeni economici. Il fine è quello di fornire una chiave interpretativa delle logiche economiche sottostanti le scelte localizzative, produttive e residenziali, delle motivazioni poste a base delle differenze nello sviluppo e nella crescita economica tra diverse aree regionali e delle politiche atte a correggere gli squilibri territoriali. Particolare attenzione verrà fornita al ruolo delle aree urbane, al loro rapporto con l'economia della conoscenza.
    Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding).
    Gli studenti dovranno acquisire le conoscenze necessarie al fine della valutazione delle logiche sottostanti le scelte localizzative e delle politiche atte a correggere gli squilibri territoriali.
    Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applied knowledge and understanding).
    Al termine del corso gli studenti dovranno essere in grado di dimostrare capacità di comprensione dei principali fenomeni inerenti l'analisi degli squilibri territoriali sia in Italia che in altri paesi europei. Inoltre, devono essere in grado di sottolineare il ruolo della politica economica e dell'intervento pubblico nel correggere gli squilibri territoriali.
    Autonomia di giudizio (making judgements).
    I risultati attesi prevedono l’acquisizione di una sufficiente padronanza degli argomenti affrontati e di una capacità autonoma di valutazione, anche critica, delle tematiche inerenti lo sviluppo territoriale.
    Abilità comunicative (communication skills).
    L’insegnamento intende sviluppare nello studente la capacità di comunicare ed interagire con altri individui.
    Capacità di apprendere (learning skills).
    La capacità di apprendere degli studenti sarà verificata testando l’attitudine di rispondere e di sviluppare adeguatamente gli argomenti trattati durante il corso.

    Prerequisiti

    La conoscenza degli argomenti di base dell’Economia Politica, secondo i programmi previsti nella laurea triennale, è ritenuta necessaria per poter seguire i corsi e sostenere l’esame finale.

    Metodologie didattiche

    Il corso si articola in lezioni frontali ed esercitazioni. Sono previsti, inoltre, alcuni seminari che propongono approfondimenti di taluni temi specifici.

    Metodi di valutazione

    L’esame finale è volto ad accertare:
    (i) il livello di conoscenza degli argomenti indicati nel programma e trattati durante le lezioni.
    (ii) la capacità del candidato di interpretare i diversi casi concreti.
    Esso prevede una prova scritta - consistente in 4 domande a risposta aperta - e di una prova orale. È possibile, inoltre, integrare l’esame con la predisposizione di un breve saggio su uno degli argomenti consigliati durante il corso.
    Ai fini della valutazione si terrà conto della capacità di organizzazione dell’elaborato, della chiarezza espositiva, conoscenza e padronanza dei temi trattati durante il corso.
    Per superare l'esame occorre conseguire un voto non inferiore a 18/30.
    La valutazione avverrà sulla base dei seguenti criteri:
    (a) Esito eccellente (30-30 e lode): lo studente deve dimostrare un'ottima conoscenza degli argomenti, ottima proprietà di linguaggio, ottima capacità analitica;
    (b) Esito molto buono (26-29): buona conoscenza degli argomenti, buona proprietà di linguaggio, buona capacità analitica; lo studente è in grado di applicare in modo adeguato le conoscenze teoriche a casi concreti di cui si propone la soluzione. (c) Esito buono 24-25: conoscenza di base dei principali argomenti, discreta proprietà di linguaggio. Lo studente mostra una limitata capacità di applicare le conoscenze teoriche a casi concreti di cui si propone la soluzione.
    (d) Esito soddisfacente (21-23): lo studente non mostra piena padronanza degli argomenti principali dell'insegnamento, pur possedendone le conoscenze fondamentali; mostra comunque soddisfacente proprietà di linguaggio sebbene con una scarsa capacità di applicare in modo adeguato le conoscenze teoriche a casi concreti di cui si propone la soluzione.
    (e) Esito sufficiente (18-20): minima conoscenza degli argomenti principali dell'insegnamento e del linguaggio tecnico, scarsa capacità di applicare in modo adeguato le conoscenze teoriche a casi concreti di cui si propone la soluzione.

    Altre informazioni

    Il programma, i testi adottati e le modalità di verifica sono gli stessi sia per gli studenti frequentanti che per quelli non frequentanti.

    Programma del corso

    (1) - Teoria della Localizzazione: (i) Economie di Agglomerazione; (ii) localizzazione e costi di trasporto; (iii) dimensione del mercato, economie di scala e costi di trasporto; (iv) la domanda spaziale, l’equilibrio del mercato e la localizzazione dell’impresa; (v) l’interdipendenza nelle scelte localizzative: il modello di Hotelling; (vi) altri modelli localizzativi: von Thünen, Cristaller e Lösch – CFU 3.
    (2) Teorie della crescita regionale (i) le differenti interpretazioni di crescita/sviluppo regionale; (ii) fasi di sviluppo e disparità; (iii) struttura industriale e crescita regionale; (iv) l’approccio centralità perifericità; (v) domanda e crescita regionale; (vi) la regione esportatrice: il modello della base d’esportazione; (vii) l’analisi input-output; (viii) la regione importatrice: il Modello Harrod-Domar - CFU 3.

     

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