Diego LAZZARICH
Insegnamento di TEORIA POLITICA
Corso di laurea magistrale in RELAZIONI E ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
SSD: SPS/02
CFU: 6,00
ORE PER UNITÀ DIDATTICA: 36,00
Periodo di Erogazione: Secondo Semestre
Italiano
Lingua di insegnamento | Italiano. |
Contenuti | Il corso si propone di analizzare in quale modo le teorie politiche occidentali si sono confrontate con il tema della gratitudine, includendo i vincoli di riconoscenza quale parte integrante dei modi di concepire e realizzare la politica, sia all’interno, sia nei rapporti tra popoli. L’analisi del rapporto gratitudine-politica sarà svolta partendo dall’antica Grecia, attraverso il pensiero di Platone, Senofonte, Aristotele, ma anche di Erodoto, Tucidide e Polibio. Successivamente si passerà all’antica Roma, attraverso l’analisi del pensiero politico di Cicerone, Seneca, Livio, Tacito e altri. In seguito, sarà analizzato in quale modo il rapporto gratitudine-politica cambia con l’irruzione del Cristianesimo e come con l’affermazione della Modernità tale rapporto si destinato a cambiare ancora e in modo considerevole. In particolar modo, sarà analizzato il pensiero politico di Machiavelli, Hobbes, Locke e Adam Smith. |
Testi di riferimento | 1) D. Lazzarich, Gratitudine politica I: dall’età classica al Medioevo, Milano, Mimesis, 2018, pp. 221; |
Obiettivi formativi | Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding).Ci si aspetta che gli studenti apprendano i processi storico-politici e politico-teorici che hanno trasformato i vincoli di gratitudine in vincoli politici in Occidente. Al termine del corso gli studenti dovranno avere acquisito una piena capacità di comprensione dei contesti storico-politici in cui si sono sviluppati i vari pensieri politici analizzati, nonché dei fondamenti teorici alla base degli stessi.Utilizzazione delle conoscenze e capacità di comprensione (applying knowledge and understanding). Ci si aspetta che al termine del corso gli studenti siano in grado di utilizzare le categorie politiche apprese per operare un’analisi della politica moderna. Il livello deve essere tale da consentire agli studenti di operare collegamenti anche con le altre discipline studiate durante il percorso formativo triennale.Capacità di trarre conclusioni (making judgements).Le conoscenze acquisite, la capacità di comprensione e la capacità di comprensione applicate dovranno consentire agli studenti, al termine del corso, di essere in grado di operare, con autonomia di giudizio, un’analisi dei processi teorico-politici moderni. Abilità comunicative (communication skills).Al termine del corso, gli studenti dovranno dimostrare di saper comunicare in maniera efficace le informazioni e le idee discusse durante il corso, così da affrontare con proprietà di linguaggio e linguaggio tecnico i principali temi della disciplina.Capacità di apprendere (learning skills).Ci si attende che i saperi acquisiti durante il corso siano in grado di fornire agli studenti gli strumenti metodologici e concettuali tali da consentirgli di proseguire in modo adeguato eventuali processi formativi successivi nell’ambito della storia del pensiero politico. |
Prerequisiti | È auspicabile che gli studenti abbiano già acquisito nozioni legate alla storia delle dottrine politiche in età classica, moderna e contemporanea. È richiesta agli studenti una buona conoscenza dei principali temi di storia moderna e contemporanea. |
Metodologie didattiche | La maggior parte delle ore del corso sarà svolta col metodo della didattica frontale supportata da presentazioni al computer. Agli studenti saranno spiegati tutti i temi affrontati nei libri indicati per l’esame, ma in più sarà data grande importanza alla contestualizzazione spazio-temporale dei vari argomenti. Inoltre, agli studenti sarà chiesto di partecipare attivamente al corso tramite la lettura di brani tratti da alcune delle principali opere scritte dagli autori affrontati di volta in volta. |
Metodi di valutazione | Nella formulazione del giudizio finale troveranno applicazione i seguenti criteri di valutazione: |
Altre informazioni | Gli studenti sono invitati a contattare il docente via email prima di venire al ricevimento. |
Programma del corso | Il corso si pone l’obiettivo di far apprendere agli studenti le principali riflessioni teorico-politiche sul rapporto gratitudine-politica che hanno attraversato l’Occidente nel corso dei secoli. L’obiettivo è spiegare che con la categoria di “gratitudine politica” si intende una concezione personalistica che prendere varie forme della politica basata su rapporti di patronato-clientela.La gratitudine è stata per secoli un paradigma servito per interpretare, teorizzare e praticare la politica. Nel periodo greco-romano, numerose sono state le articolazioni della gratitudine politica attestate dallo studio delle fonti: manifestazione pubblica degli onori popolari verso i salvatori della patria, o verso i politici benefattori (e rispettiva ingratitudine in caso contrario); sacrificio per la patria in segno di riconoscenza per i benefici da essa concessi (secondo uno schema che si origina nella gratitudine/obbedienza al padre e ai superiori); alleanze politiche tra vari gruppi in nome (o in vista) della restituzione dei favori; creazione di relazioni internazionali tese a stabilire amicizie politiche con altri Stati tramite il rispetto dei vincoli di gratitudine. Accanto a queste articolazioni di ciò che potremmo definire gratitudine politica pubblica, ce ne sono altre che riguardano una gratitudine politica, per così dire, privata: la concezione di una sfera politica costruita a partire dai rapporti di amicizia e dallo scambio di favori; la promozione di atteggiamenti psicologici individuali e costumi collettivi tesi a disciplinare i soggetti, disponendoli all’accettazione di ordini sociopolitici aristocratici strutturati secondo un modello che raggiunge la piena realizzazione nel patronato-clientela romano.Nel corso del Medioevo, la logica della gratitudine non cessa di operare ma viene inglobata in una teologia che propone l’immagine di un unico Dio benefattore da cui tutto proviene e a cui si deve rendere grazia. All’interno della teologia della gratitudine, la gratia assume il significato primario di Dei gratia, beneficio divino che irrompe nel mondo imponendo il suo principio ordinativo a cui si è obbligati a rispondere con la totale obbedienza e sottomissione. Definire quali siano i legittimi soggetti mediatori di Dio sulla terra e chi detenga effettivamente la gratia divina per realizzare il Suo ordine nel mondo, quindi chi sia effettivamente legittimato a rendere grazie a Dio sul piano del governo politico, diviene la questione teorica-politica-giuridica su cui giocare una delle fondamentali partite tra Papato e Impero per il primato politico in Europa.Allo studio di questa parte saranno dedicate circa 24 ore del corso, corrispondenti a 4 CFU. Altre 12 ore del corso, corrispondenti a circa 2 CFU, saranno dedicate allo studio di come, autori quali Locke e Smith, abbiano elaborato criticamente la funzione di vincolo politico, teorizzando altre base su cui edificare la politica moderna.Il corso sarà in parte integrato da attività seminariali svolte da studiosi esperti esterni capaci di offrire approfondimenti su singole parti del programma.Agli studenti ERASMUS potrà essere offerta la possibilità di concentrarsi maggiormente su alcune parti del programma, per andare incontro alle loro esigenze formative. |