Nell'ambito del Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli operano i seguenti Gruppi di ricerca, finanziati con i progetti strategici di Dipartimento:
Il ruolo delle istituzioni nei processi regionali di crescita economica e sociale
RESPONSABILE SCIENTIFICO: PROF. DOMENICO SARNO L’obiettivo del progetto è stato quello di analizzare il ruolo delle istituzioni sociali, politiche e giuridiche nei processi di crescita per verificare, in particolare, l’impatto dell’efficienza delle istituzioni sulla crescita delle regioni in ritardo di sviluppo.
La ricerca si è sviluppata lungo due direzioni: la prima di carattere teorico, l’altra di natura empirica:
- La prima ha sviluppato un’analisi in una prospettiva interdisciplinare relativamente (i) alla natura delle istituzioni nella prospettiva offerta dalle varie teorie neo-istituzionaliste (ii) all’influenza che l’efficienza nel funzionamento e la qualità delle istituzioni ha sui comportamenti individuali e (iii) all’impatto che la loro interazione ha sui processi di crescita;
- la seconda ha messo a punto alcuni modelli empirici per verificare (i) l’impatto delle diverse istituzioni sullo sviluppo economico; ((ii) l’influenza che la “qualità” ha sulla introduzione e diffusione delle innovazioni; (iii) l’influenza sulla crescita delle imprese delle istituzioni finanziarie e del sistema bancario.
Il progetto di ricerca si è articolato in tre fasi:
I FASE: preliminare per la definizione di un framework di natura sia teorica che empirico-applicativa;
II FASE: di elaborazione e di predisposizione di elaborati;
III FASE: di disseminazione dei risultati attraverso la discussione nella comunità accademica e la pubblicazione dei risultati della ricerca.
La ricerca ha completato le prime due fasi, mentre la terza è in fase di completamento.
I lavori realizzati nel corso della realizzazione del progetto di ricerca sono stati pubblicati in: Domenico Sarno (a cura di), “Institutional Failure and Financial Constraints on Firm Growth in backward Areas of developed Countries. The Case od Italian Mezzogiorno”, edito da Edizioni Scientifiche italiane, aprile 2019. È stata assicurata un’ampia diffusione del volume all’interno della comunità accademica.
Alcuni lavori sono stati sottomessi a riviste nazionali ed internazionali e sono in fase di referaggio.
È prevista l’organizzazione di un convegno internazionale sui temi sviluppati dalla ricerca.
Valorizzazione e studio degli archivi dei giuristi italiani nel Novecento
RESPONSABILE SCIENTIFICO: PROF. ANTONIO SCIAUDONELo scopo del progetto è quello di analizzare e mettere in rete alcuni archivi inediti, o poco battuti, di importanti giuristi italiani. Attraverso questa documentazione sarà ricostruito il dibattito fra giuristi, cultura giuridica ed il contesto storico e politico italiano. Sia i documenti che i risultati ottenuti dall’analisi dei fondi documentari saranno annotati con informazioni di archivio, geo-referenziate e semantiche. Queste ulteriori informazioni, tratte dai risultati dell’analisi dei documenti oggetto del progetto, permetteranno di correlare i documenti e i dati ottenuti dalle analisi, in modo da permettere la costruzione di veri e propri “percorsi” giuridico-narrativi, atti a valorizzare i risultati della ricerca.
In particolare, gli obiettivi del progetto sono i seguenti:
- Lo studio di alcuni archivi di grandi studiosi del diritto che hanno avuto un ruolo di primo piano nel panorama culturale italiano. Quelli digitalizzati a tutt’oggi sono relativi a: Tullio Ascarelli, Uberto Scarpelli, Gino Gorla, Salvatore Pugliatti e altri giuristi minori. L’esame dei documenti, la digitalizzazione (ed il relativo restauro digitale), la messa in rete e la ricerca semantica delle fonti saranno realizzati con l’ausilio dei tecnici del COSME (Centro Osservatorio sul Mezzogiorno d’Europa), afferente al presente Dipartimento.
- Promuovere la conoscenza di nuove informazioni di interesse storico sul dopoguerra giuridico italiano, oltre che attraverso la produzione di una monografia sull’argomento, tramite la sperimentazione di nuove metodologie di ricerca e di analisi dei dati di archivio.
- Definizione e sperimentazione di tecniche per l’utilizzo dei metadati archivistici e semantici per l’annotazione dei documenti in maniera conforme agli archivi digitali europei.
- Implementazione del portale realizzato dal COSME sui grandi archivi di interesse storico italiano.
- Pubblicazione dei risultati del progetto nel portale del COSME, al fine di garantirne una fruizione duratura nel tempo per la più vasta platea di utenti web.
- Geo-referenziazione e annotazione semantica dei documenti per garantire un’interazione con i portali nazionali istituiti dal MIBACT.
Mediterraneo, Migrazioni, Minori
RESPONSABILE SCIENTIFICO: PROF.SSA IDA CARACCIOLOIl progetto studia alcuni aspetti connessi con il fenomeno delle migrazioni e, in particolare, delle migrazioni minorili. Sebbene abbia avuto inizio nel 2017, il progetto è ancora in vita in ragione delle continue novità che investono il fenomeno migratorio. Si pensi, ad esempio, all’importanza assunta negli ultimi anni dai “fattori di spinta” che inducono i migranti a viaggiare verso l’ignoto senza considerare il rischio di poter morire prima ancora di giungere a destinazione. In questo contesto diviene imprescindibile, così come indicato all’interno del progetto, esaminare le questioni giuridiche riguardanti le operazioni di soccorso in mare.
Sul punto è stato pubblicato nel 2019 un lavoro della prof.ssa Ida Caracciolo nell’ambito di un volume intitolato “Mediterraneo: opportunità, criticità e prospettive” a cura del Club Atlantico di Napoli: I. Caracciolo, Le migrazioni nel Mediterraneo. Un’analisi alla luce del diritto internazionale del mare, in Mediterraneo: opportunità, criticità e prospettive, Giannini, 2019, p. 18-35.
Account-a-C(h)è: ACCOUNTAbility Control Environment
RESPONSABILE SCIENTIFICO: PROF. FRANCESCO MOSCATOLa ricerca intende studiare e definire metodologie, metodi e tecniche innovative per la realizzazione di processi che implementino l’analisi di "accountability" di servizi e applicazioni software. Gli aspetti legali, socio-economici e politologici sono uniti alle tecniche di ingegneria del software per lo studio dell'impatto dei servizi software sulla società e l'economia. Il fine ultimo è quello di identificare la presenza e la responsabilità di effetti devianti, discriminatori o dannosi. Il progetto prevede il raggiungimento di tre sotto-obbiettivi:
1) sviluppo di un modello di analisi e previsione dei comportamenti devianti, discriminatori e dannosi;
2) sviluppo di tecniche per l'analisi dell’accountability di algoritmi, applicazioni e servizi;
3) definizione dì un processo da sottoporre a standardizzazione per la definizione della responsabilità giuridica nei processi di sviluppo e fornitura di servizi software.
Nel progetto sono coinvolte le seguenti Aree scientifico-disciplinari e settori:
ING-INF/05: (1) Realizzazione di un modello formale per l'analisi dei comportamenti devianti di servizi on-line, e della loro influenza sul sistema socio-economico. (2) Definizione di un Processo da sottoporre a brevetto e standardizzazione internazionale per la certificazione.
IUS/01: (1) Studio della responsabilità giuridica nel processo di progettazione, realizzazione e offerta dei servizi on-fine che siano o meno soggetti a un processo di validazione dell’accountability. (2) Definizione di un Processo da sottoporre a brevetto e standardizzazione internazionale per la certificazione dell'accountability di servizi e algoritmi.
SECS-P/07: Definizione di un modello di analisi economico data l'introduzione dì elementi "devianti" da parte di servizi sul web (ad es. Social networks).
M-STO/02: Studio e Analisi di fonti storiche socio-economiche dai tomi della Biblioteca della Banca di Italia donata al Dipartimento per la realizzazione del modello di previsione.
SECS-P/02: Definizione di un modello di analisi economico-sociale per l'analisi di comportamenti discriminanti e non coerenti con le specifiche da parte di servizi web.
Istituzioni, Identità e Radicalizzazioni - Migrazioni, diritti e religiosità: un’analisi del caso italiano
RESPONSABILE SCIENTIFICO: PROF. GIAN MARIA PICCINELLILa ricerca parte dall'analisi del caso italiano della prevenzione al fenomeno della radicalizzazione religiosa, in relazione al fenomeno migratorio, con una comparazione dei contesti a livello internazionale e trans-nazionale. Il metodo terrà in particolare considerazione gli aspetti sia interni alla persona e ai gruppi (competenze socio-psicologiche), sia esterni ad essi ed inerenti al ruolo delle istituzioni (competenze giuridiche prevalentemente comparatistiche e internazionalistiche). Specifica attenzione sarà rivolta alla radicalizzazione religiosa, in particolare islamica, con una verifica sul campo (centri di accoglienza e carceri). Partendo dalla considerazione che fino ad oggi l'Italia non è stato un paese toccato dal fenomeno della radicalizzazione, o quanto meno non lo è sta to nelle forme in cui si è espresso in altri Paesi europei, ci siamo interrogati su quali fossero le ragioni di fondo di questa assenza. Su queste ragioni abbiamo articolato il nostro progetto. La ricerca vuole mettere a fuoco la natura riflessiva dei rapporti che intercorrono tra istituzioni e identità, ben sapendo che le impalcature che compongono le une e le altre sono complesse e oggi più che mai attraversate da crepe inquietanti e profonde se non soggette a veri e propri crolli sociali e culturali. Queste condizioni di malétre saranno oggetto della ricerca (un territoire à explorer) sul piano giuridico, sociale e psichico, mirando a sperimentare possibili dispositivi di prevenzione primaria e secondaria.
L'unità di ricerca, attraverso competenze interdisciplinari, potrà svolgere un'indagine su due percorsi principali:
1) dal punto di vista politico-giuridico, è da considerare quale sia il limite dell'intervento statale in contesti democratici, anche secondo i consolidati orientamenti giurisprudenziali della CEDU, e a tutti i livelli internazionale, sovranazionale, ecc., rispetto all'affermazione di valenze identitarie che si discostino da un riconoscimento culturale e valoriale maggioritario. L'intervento politico-istituzionale tende a produrre, infatti, fenomeni opposti di adattamento/adeguamento e reazione/ribellione, sui quali, di fronte a vulnerabilità identitarie individuali o comunitarie, possono innestarsi i fenomeni di radicalizzazione, eventualmente caratterizzate sotto il profilo religioso;
2) dal punto di vista socio-psicologico, si tratta di fissare un paradigma sulla base del quale valutare i comportamenti individuali e collettivi che possano identificare un percorso di radicalizzazione. Le condizioni di sofferenza individuale e collettiva che si generano a partire dalle “rotture” con il contesto di riferimento. Si tratterà quindi di questionare i modi in cui le identità inter- e trans-generazionali incrociano e sono attraversate dalla ideologia religiosa aprendo al loro interno quelle falle che rischiano di esitare in ogni istante nell'adozione di "soluzioni identitarie" che nei luoghi dell'emarginazione stratificata possono configurarsi come scelte di radicalizzazione o come passaggi ad atti violenti.
La questione migratoria, anche se per molti aspetti appare oggi ineludibile, rimane sullo sfondo di ogni questione che la ricerca affronta, con attenzione all'analisi dell'impatto – sotto il profilo sia socio-giuridico, che psicologico – della regolazione politico-istituzionale nei confronti dello straniero e del suo status.