Salvatore D'ACUNTO
Insegnamento di ECONOMIA DELLE ORGANIZZAZIONI NO PROFIT
Corso di laurea magistrale in SCIENZE E TECNICHE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
SSD: SECS-P/01
CFU: 6,00
ORE PER UNITÀ DIDATTICA: 36,00
Periodo di Erogazione: Secondo Semestre
Italiano
Lingua di insegnamento | Italiano |
Testi di riferimento | M. MUSELLA, S. D’ACUNTO, Economia politica del non – profit, Giappichelli, Torino, 2004. |
Obiettivi formativi | Il corso è finalizzato a fornire allo studente le conoscenze basilari sulle peculiarità delle organizzazioni non profit, sulle ragioni che determinano un vantaggio competitivo in alcuni settori di attività produttiva, sulle peculiari difficoltà di funzionamento a cui vanno incontro e sulla progettazione di specifiche misure di policy suscettibili di valorizzare le loro potenzialità. |
Prerequisiti | Conoscenza delle nozioni-base di micro e macroeconomia. |
Metodologie didattiche | La didattica frontale farà largo uso di Power Point Presentation. Ai fini dell'apprendimento, gli studenti potranno utilizzare, oltre al testo consigliato, tutto il materiale didattico utilizzato durante le lezioni, che sarà liberamente disponibile on-line. La didattica frontale sarà integrata da attività seminariali su temi di attualità, illustrata da autorevoli studiosi provenienti da università ed altre istituzioni di ricerca o da operatori del Terzo Settore. |
Metodi di valutazione | La valutazione dell'apprendimento avrà luogo mediante una prova finale divisa in due parti: (a) accertamento della conoscenze degli argomenti di base della disciplina; (b) discussione di una breve dissertazione scritta su un tema specialistico previamente concordato con il docente. |
Programma del corso | Il dibattito sulla natura dell’impresa. La teoria tradizionale: l’impresa come “funzione di produzione”. Relazioni di mercato e relazioni gerarchiche. Knight e il ruolo della propensione al rischio. Coase e i costi di transazione. Wiliamson e i confini dell’impresa. La “biodiversità” delle organizzazioni produttive e la proprietà dell’impresa. Fattori che determinano l’articolazione dei modelli proprietari: l’interpretazione di Hansmann. La diffusione di modelli proprietari alternativi per settore di attività: la teoria alla prova dei fatti. Caratteristiche delle ONP. Weisbrod: le ONP come produttrici di beni e servizi collettivi per le minoranze “eccentriche”. Hansmann: le ONP come produttrici di beni e servizi privati caratterizzati da informazione asimmetrica tra produttori e consumatori. I problemi di finanziamento delle ONP. La teoria tradizionale: irrilevanza della forma giuridica per l’accesso al capitale. Asimmetria informativa e razionamento del credito. Equilibri con signalling e rilevanza del modello proprietario. I problemi di agenzia “interni” alle ONP. Il monitoraggio della prestazione di lavoro: un confronto tra impresa capitalistica e ONP. Il ruolo della struttura motivazionale del lavoratore: incentivi estrinseci e motivazioni intrinseche. Mission d’impresa, struttura organizzativa e soddisfazione del lavoratore. Il settore Non Profit come agente delle politiche di welfare. Modelli alternativi di fornitura dei servizi di welfare. Forme della delega alle organizzazioni produttive private: modello “assistenziale”, contracting-out e mercato sociale. |